Per Disaster Recovery si intende l’insieme di misure tecnologiche atte al ripristino di sistemi, dati e infrastrutture necessarie all’erogazione di servizi business a fronte di gravi emergenze.
Il tuo costosissimo piano di Disaster Recovery ti tutela da unreale disastro?
Se si spegnesse brutalmente il CED, in quanto tempo saresti in grado di ripristinare i sistemi?
Dati agghiaccianti vengono da un autorevole studio pubblicato su Computer World, su un campione più di 1000 grandi organizzazioni americane, europee ed asiatiche:
SNMP è un protocollo standardizzato per la gestione di apparati su reti IP-based. Nel suo utilizzo tipico, uno o più supervisori monitorano un gruppo di host e dispositivi i quali, a loro volta, espongono i parametri di controllo come variabili gerarchicamente organizzate. Uno switch, ad esempio, potrebbe esporre una misura del traffico su ciascuna delle sue interfacce.
Ai parametri monitorati è possibile accedere tanto in modalità sincrona(GET/WALK), in cui il sistema di gestione interroga esplicitamente il target per conoscere i dati di interesse, quanto in modalità asincrona (TRAP), in cui viceversa è il target a contattare il sistema centrale in conseguenza di un particolare evento (ad esempio, congestioni sulle interfacce di rete, registrazioni anomale di temperatura, e così via). In entrambi i casi, il dispositivo di monitoraggio potrà anche intraprendere, a sua discrezione, azioni proattive; anch’esse supportate dal protocollo SNMP.
Consideriamo una infrastruttura estesa su più siti che implementi un piano di Disaster Recovery.
Immaginiamo di avere un apparato SentiNet³ che monitorizzi ogni singolo sito.
La comunicazione tra i vari siti, avviene grazie alla connessione ad una rete Wan.
Ma, cosa succederebbe se venisse a mancare la connessione alla rete Wan?
E se il sito di Disaster Recovery risultasse irraggiungibile?
Di seguito vengono riportate tre video contenenti una presentazione sul progetto di Disaster Prevention implementabile con Sentinet³.